domenica 10 giugno 2018

L'IMPRESA DI UMBERTO NOBILE E LA TRAGEDIA DEL DIRIGIBILE ITALIA

Umberto Nobile
Umberto Nobile nacque nel 1885 a Lauro (Avellino) e dopo aver conseguito la laurea in ingegneria meccanica (1908) divenne generale della marina militare durante la prima guerra mondiale, dedicandosi allo stabilimento delle costruzioni e imprese areonautiche. Iniziò a progettare dirigibili per l'esplorazione dei mari diventando in poco tempo molto famoso. 

Dirigibile Norge
Nel 1925 incontrò l'esploratore norvegese Roald Amundsen (il primo che raggiunse il Polo Sud nel 1911) e, Nobile, progettò per lui il dirigibile Norge con il quale intendevano raggiungere il Polo Nord. L'impresa partì da Ciampino (Roma) la mattina del 10 aprile 1926 e, percorrendo esattamente il tragitto studiato, raggiunsero le varie tappe previste senza problemi fino ad arrivare con successo il 12 maggio 1926 sulla verticale del Polo Nord, proseguendo poi per l'Alaska. 

Domenica del Corriere 1964
Due anni dopo, visto il successo della prima impresa, fu organizzata una seconda spedizione, a carattere scientifico, sempre diretta da Umberto Nobile. Il dirigibile fu chiamato Italia e partì da Milano il 15 aprile 1928; raggiunse il Polo Nord il 24 maggio completando nuovamente lo scopo della missione ma, a causa del maltempo, non potè atterrare e dunque gettarono sul ghiaccio una croce benedetta da Pio XI e una bandiera italiana e ripartirono. Durante il ritorno tuttavia l'"Italia" si imbattè in una tempesta e precipitò al suolo: la cabina di comando si staccò e rimase nel punto dell'incidente mentre il resto del dirigibile volò via assieme a sei uomini dell'equipaggio rimasti sopra (uno di loro riuscì a gettare alcune cose ai compagni rimasti a terra) e il carico.
La tenda rossa che salvò Nobile
Di coloro che rimasero sul ghiaccio non si seppe più nulla ma riuscirono comunque a sopravvivere in una tenda rossa (venne così verniciata per renderla più visibile) per circa un mese e mezzo quando i soccorritori li trovarono. Tra loro c'era anche Nobile che fu il primo ad essere salvato da un aereo pilotato dallo svedese Lundborg che morì in un incidente mentre tornava per recuperare tutti gli altri (furono poi salvati il 12 luglio da un rompighiaccio russo). 



A questa tragedia è ispirato il film "La tenda rossa" diretto da Mikheil Kalatozishvili e numerosi libri tra cui "48 giorni sul pack" di Alfredo Viglieri.

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