Struttura interna del dirigibile. |
Tra i componenti di un dirigibile la parte fondamentale era sicuramente lo scheletro: una struttura a forma allungata che doveva essere leggera ma allo stesso tempo molto resistente; una grande sfida viste le notevoli dimensioni che raggiungevano questi giganti. Il materiale che aveva queste caratteristiche era l'alluminio, il cui processo di produzione fu messo a punto solo alla fine del 1800 (anche se era già conosciuto sin dall'antichità con il nome di 'alum' ma impiegato solamente per la produzione di tinture e medicinali).
Humphry Davy |
La scoperta vera e propria delle sue potenzialità partì dal 1807 quando Humphry Davy, chimico inglese, ipotizzò che l'alum fosse il sale di un metallo ancora sconosciuto che chiamò 'aluminium'. Inventò allora un processo di elettrolisi per ottenere l'alluminio senza raggiungere esiti positivi.
Henri Deville |
Nel 1825, Hans Cristian Ørsted, fisico danese, riuscì a produrre alcune gocce di alluminio attraverso l'applicazione di una fonte di calore ad un'amalgama di potassio e alluminio.
Nel 1827, Freidirich Wöhler, chimico tedesco, migliorò il processo di riduzione di Ørsted facendo reagire il tricloruro di alluminio in fase vapore con il potassio che però era molto raro. Inoltre tutto il procedimento era ancora troppo complicato per diventare un processo industriale. Nello stesso periodo, egli dimostrò molte proprietà dell'alluminio tra cui la leggerezza: caratteristica che interessò sempre di più il mondo scientifico.
Nel 1854, Henri Sainte-Claire Deville, chimico francese, sviluppò un complesso processo termochimico che permetteva una limitata produzione di alluminio. Essendo così difficile la sua produzione, l'alluminio era ancora estremamente costoso ed era addirittura più caro dell'oro.
Processo Hall-Heroult |
Nel 1886 avvenne la svolta: nello stesso anno, Charles Martin Hall, inventore americano, e Paul Héroult, scienziato francese, scoprirono (in maniera indipendente, senza saper l'uno dell'altro) il primo processo per la produzione dell'alluminio per elettrolisi dell'allumina disciolta nella criolite fusa. Tale procedimento permise la produzione di grandi quantitativi del metallo a basso costo iniziando quindi una vera e propria produzione industriale.
Negli anni successivi il metodo di Hall-Heroult fu ancora migliorato da Karl Bayer, chimico austriaco, che brevettò nel 1888 la tecnica (processo Bayer) per estrarre l'ossido di alluminio dalla bauxite. Tuttavia ancora oggi la ricerca e le scoperte su questo materiale non sono ancora terminate.
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